L’astensione anticipata di maternità, a seguito di autorizzazione della ASL e dell’ Ispettorato Territoriale del Lavoro, può essere richiesta per alcuni casi oltre che per motivi di salute.
In dettaglio è possibile richiederla per:
- lavori gravosi: quando le lavoratrici sono occupate in lavori che, in relazione all’avanzato stato di gravidanza, sono da ritenersi gravosi e pregiudizievoli;
- ambiente pregiudizievole: quando le condizioni di lavoro e/o ambientali sono ritenute pregiudizievoli alla salute della donna e del bambino;
- per motivi di salute: in presenza di gravi complicanze nella gestazione o pregresse patologie che si presume possano essere aggravate dallo stato di gravidanza.
Nei primi due casi (lavori gravosi e ambiente pregiudizievole) ossia quando la mansione della lavoratrice viene considerata incompatibile con lo status di gravidanza, l’azienda, tramite modulo INL-11, può avanzare richiesta di astensione direttamente all’Ispettorato Territoriale del Lavoro competente.
Documentazione necessaria per l’astensione anticipata di maternità
All’interno di questo documento l’azienda dichiarerà l’impossibilità di adibire la lavoratrice a mansioni alternative (anche in altri reparti azienda), come previsto ai sensi degli artt. 7 e 17 del D.Lgs. n. 151/01, requisito necessario per poter richiedere l’astensione anticipata.
Nel documento inoltre, sarà necessario indicare e dettagliare la tipologia del rischio alla quale sarebbe esposta la dipendente in gravidanza (es. rischio chimico, biologico, stazionamento in piedi, movimentazione carichi, e comunque nel rispetto di quanto previsto da previsto dall’art 11 del D.Lgs. 151/2001).
I rischi professionali devono essere presenti e riportati anche all’interno del DVR con specifico capitolo per le donne in gravidanza.
Il modulo, debitamente compilato, deve essere inviato tramite pec all’ITL di competenza della sede di lavoro ove è ubicata la lavoratrice, insieme al DVR sottoscritto dal legale rappresentante, al documento d’identità del legale rappresentante ed il certificato di gravidanza della dipendente.
L’ITL entro 7 giorni dalla ricezione del documento fornisce parere positivo o negativo. Decorsi i termini e in assenza di riscontro da parte dell’ITL competente la richiesta potrà essere considerata accolta per silenzio assenso.
Per l’astensione anticipata per gravi complicazioni della gravidanza o persistenti forme morbose spetta alla lavoratrice stessa effettuare la richiesta all’ASL.
Lo stato di rischio viene certificato dal ginecologo competente dell’ASL e provvede a trasmettere il provvedimento direttamente agli enti previdenziali.
In tale casistica il datore di lavoro non deve trasmettere o rispettare specifici adempimenti, in quanto l’astensione viene direttamente trasmessa dall’ASL all’INPS e l’ITL ma solamente recepire l’ordine.
Maternità, si può chiedere l’astensione anticipata.