Riforma fiscale. Parte l’iter del provvedimento di rimodulazione dei tributi e delle voci Irpef e Ires. Il documento approvato in via preliminare dal consiglio dei Ministri in questi giorni. E’ il tredicesimo decreto attuativo che compone la riforma del fisco.
Nel decreto oltre alla revisione delle due imposte, sono inseriti principi ordinamentali che riguardano redditi da lavoro e tassazioni: sono elencati i redditi da lavoro dipendente e autonomo, i redditi d’impresa, i redditi diversi come le donazioni.
“Modificata anche la disciplina relativa alla determinazione del reddito agrario, inserita la voce ‘colture fuori suolo’ e le attivita’ dirette alla produzione di beni anche immateriali mediante coltivazione, allevamento, silvicoltura che concorrono alla tutela dell’ambiente”.
Ai redditi autonomi risulterebbe esteso il criterio generale dell’onnicomprensività per la determinazione del reddito.
Viene confermato il principio di cassa quale criterio di imputazione temporale al periodo di imposta delle componenti del reddito e prevista la neutralità fiscale con riferimento a specifiche operazioni come le operazioni societarie.
Per il redditi da lavoro dipendente sarebbero state ampliate le componenti escluse dalla formazione del reddito e introdotta l’una tantum del valore di 100 euro per il mese di gennaio 2025. Questo però solo a particolari condizioni di reddito e per le famiglie con almeno con un figlio.
https://www.mef.gov.it/focus/La-legge-delega-per-la-riforma-fiscale
https://temi.camera.it/leg19/temi/la-riforma-fiscale.html
Fisco, si cambia. Si parte da Irpef e Ires.