Dallo sviluppo industriale e le lotte di classe per sancire i diritti, al welfare aziendale per le mamme. Tanta strada in pochi anni. Il 1° maggio, giornata dei Lavoratori, accende il ricordo delle vittime degli incidenti di fine Ottocento a Piazza Haymarket, ricorrenza poi istituita a Parigi dai partiti socialisti e laburisti europei. Era il 1889 ed erano riuniti nella capitale francese per dare il via alla Seconda Internazionale.
Vecchi concetti per nuove sfide
Anni di lotte, rivendicazioni e manifestazioni. E di violenza. Anni in cui il movimento per i diritti dei lavoratori prende forma con difficoltà ma nasce il lavoro nella sua accezione moderna.
Nella seconda metà dell’Ottocento nasce la lotta di classe operaia, tra speranza e sacrificio. Lo vogliamo ricordare. Li dobbiamo ringraziare. Dalla fine del secolo scorso molta strada è stata percorsa e tanto è cambiato.
Il lavoro, come interazione sociale, è in evoluzione continua. Una sfida, la ricerca del bilanciamento. Il 1° maggio: una giornata in cui riflettere su quello che è stato e quello che potrà essere. Riflettere e raccogliere nuove sfide, adattarsi al cambiamento.
Nuovo secolo, altre battaglie
Se nel passato una conquista è stata la giornata di otto ore lavorative, oggi si ragiona sulla settimana super corta. L’innovazione tecnologica può inoltre condurre verso altri regimi di flessibilità, ma va governata.
Rischi e opportunità dell’intelligenza artificiale sono al centro di un confronto epocale. Tecnologia, equità salariale, riduzione delle differenze di genere e inclusione lavorativa: siamo al Ventunesimo secolo.
Pagine belle e pagine brutte
Se le morti sul lavoro sono un peso, lo smart working è andato a regime. Se il lavoro nero e lo sfruttamento sono piaghe, la “settimana corta” rappresenta la flessibilità contrattuale. Se le donne hanno difficoltà a gestire insieme vita familiare e professionale, alcuni meccanismi aziendali di conciliazione sono un passo in avanti. Dalle lotte operaie al metaverso: quanta strada in pochi anni