La Cassazione con l’ordinanza n. 31790 del 2023 ha confermato il licenziamento di un dipendente “specializzato” in continue avances verso le colleghe.
La causa iniziata con i fatti accertati dal giudice di prime cure che già aveva ritenuto che il dipendente con le sue continue proposte mancasse di rispetto alle colleghe. Un atteggiamento ripetuto con approcci provocatori a causare turbamento e violazione di dignità e sicurezza. Un comportamento di disturbo anche rispetto il decoro e la correttezza nel contesto lavorativo.Il lavoratore aveva proposto ricorso in Cassazione e il supremo giudice alla luce delle ricostruzioni effettuate dal giudice di prime cure e del gravame ha ritenuto corretta la decisione aziendale di irrogare il licenziamento per giusta causa.
Il lavoratore successivamente al provvedimento di diffida scritta aveva infatti perseverato nel suo comportamento e continuato a molestare con avances le colleghe. La recidiva secondo il giudice ha comportato la correttezza e la proporzionalità del provvedimento.Il giudice pertanto ha rigettato la domanda del ricorrente condannandolo anche al pagamento di oltre 4.500 euro per le spese.
Licenziato per le molestie sul posto di lavoro.