Le responsabilità di ANPAL per l’IncentivO Lavoro. L’ANPAL in un comunicato stampa del 12 novembre 2020 replica a quanto affermato dall’INPS circa l’interruzione momentanea della verifica del requisito riguardante lo stato di “privo di impiego”.
L’Agenzia, infatti, sostiene che dai dati comunicati ad ANPAL da parte dell’INPS sono pervenute oltre 40.100 istanze, tra queste quelle non accolte sarebbero poco meno di 8.000.
Le istanze in questione sarebbero temporaneamente solo sospese e saranno riattivate non appena saranno verificati i requisiti necessari.
Tra l’altro l’ANPAL specifica che per quanto riguarda la verifica dei requisiti delle istanze: “tutte le informazioni necessarie (domanda NASpI e Comunicazioni Obbligatorie) sono già in possesso dell’Inps, che potrebbe quindi direttamente consultare i propri archivi e banche dati a tale fine”; la sola informazione che sarebbe di esclusiva conoscenza di ANPAL sarebbe quella relativa allo stato di disoccupazione, quindi alla presenza di una DID (Dichiarazione di Immediata disponibilità), sottolineando che al riguardo non si sono riscontrate anomalie.
L’Agenzia continua affermando che “ciò nonostante, Anpal, al fine di agevolare e velocizzare le procedure ha non solo supportato INPS nella fase di verifica, ma si è sostituito ad esso, laddove l’Istituto si è dichiarato impossibilitato a modificare – in tempi celeri e compatibili con l’avvio della misura – i servizi informativi per accedere ai propri archivi”.
Infine, si evidenzia che l’adeguamento e il consolidamento degli aggiornamenti procedurali sono stati necessari dato che in fase di definizione congiunta dei requisiti non sono stati effettuati i controlli necessari a garantire la corretta verifica del requisito “lavoratori svantaggiati”.
Le responsabilità di ANPAL per l’IncentivO Lavoro
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