(Audio realizzato con I.A.)
Edizione dedicata. Primo maggio festa del lavoro? Anche la Festa della Repubblica, visto che l’Italia “è una Repubblica fondata sul lavoro”.
“Come disse all’Assemblea Costituente il primo tra i proponenti di questa formula, Fanfani, fondata non sul privilegio, non sulla fatica altrui, ma sul lavoro di tutti’”. (Cnel)
Il 2023 ha registrato alcuni record per il mercato del lavoro italiano. In testa, la soglia storica dei 24 milioni di occupati. In sintesi, 1 milione di occupati in più rispetto al 2012 e oltre 2 milioni rispetto al 2002. Sono soprattutto i contratti a tempo indeterminato a segnalare la crescita.
Lunedì scorso l’editoriale di Ferruccio De Bortoli sul Corriere della Sera dedicato alla formazione step fondamentale per la crescita.
Alla vigilia della festa del Primo Maggio il Consiglio dei ministri ha approvato una serie di misure tra cui la riforma dei fondi di coesione UE: sono 43 miliardi di euro nel periodo 2021-27, ai quali si aggiungono i circa 32 miliardi di cofinanziamento nazionale.
Totale 75 miliardi, di cui finora l’Italia ha speso meno dell’1%.
Nel decreto Fitto c’è anche un pacchetto di incentivi alle assunzioni fatte tra luglio 2024 e la fine del 2025, che attinge ai 5 miliardi del Programma giovani donne e lavoro. Arriva un esonero dai contributi Inps, fino a un massimo di 500 euro al mese per due anni, per le aziende che assumono a tempo indeterminato giovani under 35 e donne. II bonus è esteso agli over 35 disoccupati da almeno 24 mesi nella Zes, Zona economica speciale del Sud.
Il decreto prevede anche l’esonero dai contributi, con un tetto di 650 euro al mese per due anni, sulle assunzioni di donne svantaggiate. Tetto di 650 euro sull’esonero contributivo anche sulle assunzioni nelle aziende fino a 15 dipendenti nella Zes.
Ci sono, infine, sostegni ad auto-imprenditorialità e libere professioni nei settori strategici e della transizione digitale ed ecologica, con l’esonero dei contributi fino a 800 euro al mese per tre anni. E vengono rafforzati i contributi all’avvio di imprese del programma Resto al Sud. Fonte Ansa.
Il 30 aprile è partita anche la riforma europea del patto di stabilità. Chissà se tra elezioni politiche e scadenze di bilancio l’Europa è in pericolo.
Lo scrive l’ Economist, accanto allo speciale sulla scienza della disinformazione. “True and lies”.