Il Decreto Cura Italia, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 70 del 17 marzo 2020 (serie generale), rappresenta la risposta del Governo all’emergenza causata dal virus Covid-19.
Molti sono stati gli interventi previsti nel decreto Cura Italia, a tutela delle aziende in crisi e dei lavoratori, che sintetizziamo di seguito.
Tra i più rilevanti interventi del decreto Cura Italia, si segnala la proroga dei versamenti per talune categorie di soggetti, nonché uno slittamento generalizzato del termine di pagamento del modello F24 in scadenza al 16 marzo 2020 al giorno 20 dello stesso mese.
Sono stati, inoltre posti in atto interventi volti alla tutela dei lavoratori, sia dipendenti che autonomi/parasubordinati, con l’erogazione di un bonus pari a 100 euro per i primi e a 600 euro per i secondi, a titolo di “una tantum”.
Il decreto cura Italia potenzia anche i permessi per i disabili di cui alla legge 104/92, con l’aggiunta di 12 giornate ulteriori da fruire nei mesi di marzo e aprile.
È stato introdotto anche una sorta di congedo ulteriore, rispetto a quello parentale (e che sostituisce a quest’ultimo per il periodo previsto dalla Decreto), per i lavoratori con figli aventi età pari o inferiore a 12 anni, della durata di 15 giorni.
Sono state date indicazioni anche in merito al trattamento della malattia nei casi di quarantena, per i quali erano già stati fornite indicazioni ai medici di base da parte dell’Inps con il messaggio interno 716/2020.
Il decreto Cura Italia ha, inoltre, sospeso tutte le procedure di licenziamento collettivo ex Legge 223/91, nonché quelle relative ai recessi individuali per motivi economici, per 60 giorni.
Sui suddetti temi abbiamo sviluppato diversi approfondimenti che vi invitiamo a consultare ai seguenti link:
- Sospensione dei versamenti;
- Nuovi permessi legge 104;
- Malattia durante la quarantena;
- Congedo per i genitori;
- 100 euro per i lavoratori dipendenti;
- Indennità una tantum per gli autonomi e i cococo;
- sospensione dei licenziamenti collettivi e individuali per motivi economici.
La Redazione