27 Aprile 2024

Notizie dal mondo del lavoro, previdenza e fisco

Corte di cassazione, ordinanza 21 marzo 2022 n. 9158

Corte di cassazione, ordinanza 21 marzo 2022 n. 9158. La corte di Cassazione, con l’Ordinanza n. 9158, del 21 marzo 2022, ha stabilito l’obbligo della reintegra e del risarcimento del danno per il licenziamento espletato in mancanza della prova dell’impossibilità del reimpiego del lavoratore, anche in mansioni inferiori.

È posto in capo al datore di lavoro dimostrare che non è possibile il repêchage del lavoratore diventato inidoneo, non gravando su quest’ultimo alcun onore probatorio. Il licenziamento risulta illegittimo per mancanza dei presupposti di recesso, comportando anche il reintegro nel posto di lavoro oltre alla tutela risarcitoria.

Il caso in esame ha preso origine dal licenziamento intimato ad un lavoratore per idoneità al servizio. Il Tribunale di primo grado aveva ritenuto illegittimo il recesso a seguito della perizia legale avvenuta nel corso del giudizio che aveva certificato l’inidoneità fisica del lavoratore ad una sola delle mansioni rientranti nel suo livello di inquadramento contrattuale. A fronte di ciò, per il Tribunale non risultava provata l’impossibilità di un utilizzo differente del lavoratore. La società veniva quindi condannata alla reintegra del lavoratore ai sensi dell’art. 18, co.7, dello Statuto dei lavoratori, con sentenza confermata in sede d’Appello. A seguito del ricorso in cassazione della Società la Corte di Cassazione, come sopra riportato, ha confermato la sentenza di merito rilevando che il datore di lavoro non ha dimostrato di non poter adibire il lavoratore a mansioni differenti, anche inferiori, nonostante il consenso prestato dal lavoratore stesso ancora prima del licenziamento. 

Corte di cassazione, ordinanza 21 marzo 2022 n. 9158

In Primo Piano

Continua a leggere

Contrattazione collettiva: in caso di contrasto tra più livelli occorre fare ricorso alla volontà delle parti

La Corte di Cassazione ha previsto che in caso di contrasto tra i diversi ambiti territoriali della contrattazione collettiva andrebbe valutata l’effettiva volontà delle parti sociali.

Cassazione: illegittimo il licenziamento se il fatto non è illecito 

La Cassazione con la sentenza n. 30469 del 2023 ha trattato un caso relativo all’irrogazione di un licenziamento connesso ad fatto non rilevante sul piano disciplinare.  

Sicurezza, Cassazione conferma sanzioni penali al Responsabile dei lavoratori per la sicurezza (RLS) e al datore di lavoro

Lo ha deciso la Corte di Cassazione in merito a un incidente sul lavoro mortale, riconosciuta la responsabilità penale al Responsabile dei lavoratori per la sicurezza (RLS) e al datore di lavoro. Confermato l'orientamento dei giudici di merito. Questione di...