La Corte di Giustizia dell’Unione Europea è intervenuta con la sentenza del 14 settembre 2023 n. C-113/22 in materia di pensioni di invalidità e disparità di trattamento.
Il fatto accaduto in Spagna, protagonista il papà di due figli e la contestazione di comportamenti discriminatori nei suoi confronti con una prassi amministrativa volta a negare ai genitori di sesso maschile la concessione di misure integrative di trattamenti pensionistici d’invalidità.
Il genitore in particolare sottolineava il diverso trattamento di favore riconosciuto in situazioni analoghe a tutela delle madri.
Il fatto
Il genitore maschile di due figli aveva chiesto alla previdenza sociale spagnola, a novembre 2020, di ottenere il riconoscimento del proprio diritto all’integrazione della prestazione per invalidità che percepiva da novembre 2018.
Dopo la pronuncia di diniego dei giudici spagnoli, aveva provveduto a presentare ricorso alla CGUE (Corte di Giustizia Europea).
In una prima fase aveva ottenuto il riconoscimento del diritto all’integrazione della pensione di invalidità, e invece, un riscontro negativo per la richiesta di risarcimento presentata parallelamente.
Decisione della Corte sulla parità di genere
La Corte di Giustizia dell’Unione Europea, intervenendo nuovamente sulla questione, ha stabilito che in conformità alle disposizioni europee che tutelano la parità di trattamento, ogni qual volta si presentino situazioni di disequilibrio dovute al mancato riconoscimento del trattamento previdenziale deve poter essere riconosciuta anche a favore dei genitori di sesso maschile una misura di risarcimento in denaro comprensiva delle spese sostenute per far fronte ai danni subìti a seguito della discriminazione diretta di genere.
Ue, sentenza della Corte di Giustizia sulla parità di genere.