Rivalutazione definitiva delle pensioni per il 2022. L’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, seguendo l’art. 21, comma 1, lettera a), del decreto-legge 9 agosto 2022, n. 115 ha rivalutato le pensioni per l’anno 2022 al fine di ridurre al minimo l’incidenza dell’innalzamento del costo della vita.
In particolare, “per la determinazione dell’importo complessivo da prendere a base della perequazione, vengono considerate le prestazioni memorizzate nel Casellario Centrale delle Pensioni, erogate da Enti diversi dall’INPS e per le quali è indicata l’assoggettabilità al regime della perequazione cumulata, e le prestazioni erogate dall’INPS”.
A decorrere dal 1° gennaio 2022, l’indice di rivalutazione automatica delle pensioni è applicato, nella misura del 100% per le fasce di importo dei trattamenti pensionistici fino a quattro volte il trattamento minimo INPS, nella misura del 90% per le fasce di importo dei trattamenti pensionistici comprese tra quattro e cinque volte il trattamento minimo INPS, nella misura del 75% per le fasce di importo dei trattamenti pensionistici superiori a cinque volte il predetto trattamento minimo.
In aggiunta, sono escluse le seguenti prestazioni:
- a carico delle assicurazioni facoltative;
- dell’indennizzo per la cessazione dell’attività commerciale che vengono perequate singolarmente;
- a carattere assistenziale e delle pensioni che usufruiscono dei benefici previsti per le vittime di atti di terrorismo e delle stragi di tale matrice;
- pensioni di vecchiaia in cumulo a formazione progressiva, per le quali non siano stati utilizzati tutti i periodi assicurativi accreditati presso le gestioni di cui all’articolo 1, comma 239, della legge 24 dicembre 2012, n. 228, come modificata dall’articolo 1, comma 195, della legge 11 dicembre 2016, n. 232.
Dal 1° gennaio 2022 la pensione minima è di 525,38 €.
Rivalutazione definitiva delle pensioni per il 2022.