Il Consiglio dei Ministri, tramite il proprio sito istituzionale, informa che il 25 agosto 2016 è stato approvato in esame preliminare il decreto legislativo recante disciplina della dirigenza della Repubblica ai sensi dell’articolo 11 della legge 7 agosto 2015, n.124.
Come specifica il Consiglio dei Ministri, il sistema della dirigenza è costituito dai ruoli dei dirigenti statali, regionali e locali.
Ogni dirigente può ricoprire qualsiasi ruolo dirigenziale essendo la relativa qualifica unica.
Alla suddetta qualifica, ricorda il Consiglio dei Ministri, si accede per corso-concorso o per concorso e le graduatorie finali sono limitate ai vincitori e non comprendono gli idonei.
Inoltra, la Scuola nazionale dell’amministrazione (Sna), trasformata in Agenzia senza maggiori o nuovi oneri per la finanza pubblica, è sottoposta alla vigilanza della Presidenza del Consiglio dei ministri, al fine di assicurare una formazione omogenea dei dirigenti pubblici.
Per questi motivi sarà istituita, entro 90 giorni dall’entrata in vigore del decreto, la Commissione per la dirigenza statale che avrà il compito di preselezionare i candidati ai fini del conferimento degli incarichi dirigenziali generali e di effettuare la valutazione ex post delle scelte effettuate dalle amministrazioni per altri incarichi.
L’incarico di dirigente ha durata di 4 anni, rinnovabili per altri 2 nel caso di valutazione positiva o per il periodo necessario al completamento delle procedure per il conferimento del nuovo incarico.
Dopo la conclusione dell’incarico, a determinate condizioni, il Dipartimento della funzione pubblica li può collocare d’ufficio in posti vacanti.
Fonte: www.governo.it