Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto 20 giugno 2023, si dà il via all’introduzione delle linee guida per le pari opportunità nei contratti riservati e di genere nel contesto dell’inclusione lavorativa delle persone con disabilità.
L’ambito d’applicazione è quello dei contratti riservati, disciplinati dall’articolo 61 del D.lgs. 306/2023, secondo cui alle procedure di appalto e di concessione hanno il diritto di partecipare, su riserva delle stazioni appaltanti e degli enti concedenti, anche gli operatori economici e le cooperative sociali, unitamente ai loro consorzi, il cui scopo principale sia l’integrazione sociale e professionale delle persone con disabilità o di soggetti svantaggiati, anche qualora costituiscano almeno il 30% dei lavoratori occupati.
Il decreto pone dei requisiti chiari affinché sia garantito l’accesso alle gare d’appalto a favore dei suddetti operatori economici, primo fra tutti, il possesso del rapporto sulla situazione del personale di cui all’art. 46 del D.lgs. n. 198/2006 poiché, laddove non correttamente redatto, determina l’esclusione dalle procedure di gara, dovendo essere altresì trasmesso alle rappresentanze sindacali aziendali.
Oltre al suddetto rapporto, le imprese devono dotarsi di ulteriori documentazioni, quali: la relazione di genere sulla situazione del personale maschile e femminile e la dichiarazione di regolarità sul diritto al lavoro delle persone con disabilità di cui ai commi 2 e 3, dell’articolo 1 dell’allegato II.3 del D.lgs. n.36/2023. Quest’ultime non condizionano la partecipazione alla gara d’appalto, sennonché, la loro mancata produzione può determinare una violazione sanzionabile ai sensi dell’articolo 1, comma 6 dell’allegato II.3.
Nuove linee guida per le pari opportunità nei contratti riservati.
