Il Decreto Dignità è stato approvato dal Cdm poco dopo le ore 22 di lunedì 2 luglio 2018.
Le principali novità hanno riguardato il contratto a tempo determinato. Quella più rilevante si sostanzia nella riduzione del limite massimo di durata fissato a 24 mesi. Si passa quindi dai 36 mesi precedentemente previsti ad un massimo di 12 senza alcuna causale. Tuttavia, si potrà prorogare lo stesso, per un massimo di ulteriori 12 mesi, ma in tal caso con l’obbligo dell’indicazione di una causale.
Si precisa che l’obbligo della causale resta fermo anche al momento delle stipula se il contratto dovesse prevedere una durata superiore a 12 mesi ma sempre nel limite massimo dei 24.
Confermata la riduzione da 5 a 4 del numero di proroghe possibili. Infine, ad ogni rinnovo corrisponderà un costo contributivo dello 0,5% in più rispetto all’1,4% dovuto per la Naspi.
E’ stato, inoltre, previsto un incremento, da 24 a 36 mesi, dell’indennità prevista a favore del lavoratore per l’eventuale licenziamento illegittimo.