Cassazione: rotazione CIGS e risarcimento del danno. La Cassazione con la sentenza n. 10378/2021 ha statuito che il mancato rispetto da parte del datore di lavoro della rotazione dei lavoratori in CIGS fa sorgere il diritto al risarcimento del danno la cui prescrizione è decennale.
La questione nasce poiché la Corte di Sassari aveva condannato un datore di lavoro al pagamento della differenza fra la normale retribuzione ed il trattamento percepito dal lavoratore a titolo di CIGS in quanto aveva posto illegittimamente un lavoratore in CIGS facendolo ruotare meno degli altri.
I giudici della corte di Cassazione hanno ribadito un orientamento consolidato con il quale si è affermato che il lavoratore che viene illegittimamente sospeso non vanta il diritto alla riammissione in servizio ma ha il diritto ad ottenere il risarcimento del danno della misura corrispondente alla differenza fra le retribuzioni spettanti nel periodo di ingiustificata sospensione del rapporto e il trattamento di cassa integrazione corrisposto nello stesso periodo.
Il risarcimento di natura contrattuale è soggetto alla prescrizione decennale e non quinquinnale.
Cassazione: rotazione CIGS e risarcimento del danno