Dicembre è un mese costellato di feste che iniziano con la festività religiosa dell’immacolata concezione (di cui abbiamo già trattato) passando per le festività natalizie per poi concludersi con la festa profana di capodanno.
La tredicesima in busta paga
Come abbiamo potuto riassumere sopra notiamo che dicembre è un mese particolare pieno di feste nelle quali le persone si impegnano a pensare e comprare i regali da elargire ai propri cari. Per tale motivo, per sopperire alle tante spese del mese, il legislatore nel 1937 ha introdotto la tredicesima mensilità, la quale è divenuta obbligatoria con D.P.R. n. 1070 del 1960. La gratifica natalizia consiste di fatto nell’elargizione, nel mese di dicembre, di una somma di denaro pari alla retribuzione globale di fatto. La tredicesima mensilità si matura su ratei mensili costituiti da 1/12 ogni mese lavorato pertanto un lavoratore che è stato assunto il 1° di gennaio ed è in forza al 31 di dicembre percepirà una tredicesima completa mentre un lavoratore che è stato assunto il 1° novembre ed è in forza al 31 dicembre potrà godere di un solo rateo di tredicesima.
La retribuzione durante le festività natalizie
A dicembre in Busta Paga bisognerà anche trattare in maniera corretta le festività del 24, 25 e 26 dicembre le quali sono considerate a tutti gli effetti come festività nazionali, seppur di carattere religioso, e pertanto i lavoratori da una parte non dovranno lavorare, percependo comunque la retribuzione pari a quella di un giorno di lavoro (1/26), dall’altra avranno diritto ad una retribuzione extra nel caso in cui presteranno la propria forza lavoro nei suddetti giorni.
La retribuzione extra che deve essere corrisposta in quest’ultimo caso ai lavoratori viene decisa dai CCNL che provvedono spesso ad indicare una percentuale di maggiorazione della retribuzione per compensare al disagio di non aver goduto della festività e di non aver potuto pertanto recuperare le energie psicofisiche.