Trattamento fiscale degli emolumenti del dipendente residente in Svizzera. L’Agenzia delle Entrate con la risposta n. 460 del 9 ottobre 2020 fornisce chiarimenti in merito al trattamento fiscale applicabile agli emolumenti erogati al sostituto d’imposta italiano al dipendete residente in Svizzera.
La risposta dell’Agenzia nasce dal quesito posto da una Società residente in Italia sul trattamento fiscale da applicare ad un dipendente fiscalmente residente in Svizzera al momento della risoluzione del rapporto di lavoro.
In particolare, l’istante chiede se debba trovare applicazione l’art. 15 della Convenzione sulle doppie imposizioni fra Italia e Svizzera secondo cui “i salari, gli stipendi e le altre remunerazioni analoghe che un residente di uno Stato contraente riceve in corrispettivo di un’attività dipendente sono imponibili soltanto in detto Stato, a meno che tale attività non vengano svolte nell’altro Stato contraente. Se l’attività è quivi svolta, le remunerazioni percepite a tal titolo sono imponibili in questo altro Stato”.
L’Agenzia delle Entrate evidenzia che nonostante il soggetto sia iscritto all’AIRE continua a sussistere nei confronti del dipendente una presunzione relativa di residenza per effetto del comma 2-bis, articolo 2 del Tuir in quanto la Svizzera è inserita nella lista degli Stati e territori aventi un regime privilegiato di cui al Decreto ministeriale 4 maggio 1999.
Nel caso di specie però, non esistendo una disposizione convenzionale specifica, si ritiene che gli emolumenti percepiti in occasione del rapporto di lavoro rientrino nell’ambito di applicazione dell’art. 15 della Convenzione contro le doppie imposizioni tra Italia e Confederazione Svizzera.
In conclusione, l’istante potrà applicare direttamente il regime convenzionale in oggetto ed escludere dall’applicazione delle ritenute alla fonte la quota parte degli emolumenti soggetti a tassazione in Svizzera.
Fonte: Agenzia delle Entrate
Trattamento fiscale degli emolumenti del dipendente residente in Svizzera
