Retribuzioni convenzionali lavoratori all’estero. L’INPS, con la circolare n. 33 del 2023, è intervenuto aggiornando le tabelle di riferimento per le retribuzioni convenzionali, utili ai fini del calcolo dei contributi dovuti per il 2023.
Le suddette retribuzioni fanno riferimento ai lavoratori operanti all’estero in Stati non legati con accordi in materia di sicurezza sociale all’Italia e, in aggiunta, anche nei confronti dei lavoratori attivi in Paesi convenzionati.
Il concetto di retribuzione, fa riferimento al trattamento economico previsto per il lavoratore dal contratto collettivo applicato, comprensivo anche dei compensi stabiliti tramite accordo tra le parti, ad esclusione dell’indennità estero.
L’importo così individuato, salvo la presenza di casi particolari espressamente indicati nella circolare INPS, deve essere successivamente diviso per dodici, così da poter individuare la fascia retributiva di riferimento ai fini degli adempimenti contributivi richiesti.
Le imprese, che nel primo trimestre 2023, hanno operato in modo difforme rispetto alle precisazioni fornite dall’ente previdenziale, possono procedere con una regolarizzazione contributiva senza oneri aggiuntivi, entro il termine massimo del 16 giugno 2023.
Nella specifica denuncia Uniemens, sarà necessario individuare le differenze tra le retribuzioni imponibili in vigore al 1° gennaio 2022 e quelle assoggettate a contribuzione per lo stesso mese con il corrispondente aumento delle retribuzioni imponibili individuali del mese in cui è effettuata la regolarizzazione.
Retribuzioni convenzionali lavoratori all’estero.