Regime forfettario: il limite dei 65.000 euro. Come noto, il legislatore, ha introdotto un regime fiscale agevolato per i lavoratori autonomi che percepiscono redditi inferiori a quelli previsti dalla normativa per l’applicazione del predetto regime.
Il regime forfettario, è applicabile ai piccoli contribuenti “persone fisiche esercenti attività d’impresa, arti o professioni (…) se nell’anno precedente hanno conseguito ricavi ovvero hanno percepito compensi, ragguagliati ad anno, non superiori a euro 65.000”.
L’Agenzia delle Entrate precisa inoltre che, il regime forfettario, “rappresenta il regime naturale delle persone fisiche che esercitano un’attività di impresa, arte o professione in forma individuale”.
Di conseguenza, salvo il caso in cui non presentino i requisiti previsti dalla normativa per l’accesso al regime forfettario, sarà quest’ultimo il regime fiscale a cui gli operatori economici di piccole dimensioni andranno ad accedere.
Il contribuente che all’inizio dell’attività vuole l’applicazione del regime forfettario, deve dichiarare “esplicitamente di presumere il non raggiungimento della soglia di euro 65.000 in relazione al primo periodo d’imposta in cui troverebbe applicazione il summenzionato regime forfetario”.
L’Agenzia delle Entrate, con la risposta ad interpello n. 195 del 2019, ha chiarito che qualora il contribuente sia destinatario di somme di denaro derivanti da una sentenza, superiori alla cifra prevista per il regime forfettario, il contribuente non potrà accedere nell’anno d’imposta al regime forfettario.
Regime forfettario: il limite dei 65.000 euro
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