Scende l’apprendistato. Più assunzioni per le over 55. Pubblicata la nota relativa all’ultimo trimestre dello scorso anno sui rapporti di lavoro in Italia registrati dal sistema Comunicazioni obbligatorie.
Secondo le stime del ministero i dati relativi ai tre mesi ottobre dicembre del 2023 riflettono in aumento del 3,3% rispetto allo stesso periodo del 2022.
Le statistiche pubblicate con la nota n. 48/2024 dello stesso dicastero sono accompagnate da note esplicative.
In generale, secondo le note, cresce il numero dei contratti di lavoro a tempo indeterminato: l’aumento osservato è pari a 8mila unità per le attivazioni di tipo permanente (circa 7mila) e per le trasformazioni a tempo indeterminato (pari a 1000).
Per le attivazioni a tempo determinato, invece, sembra essere osservato un lieve decremento, pari al -0,7%.
Il dato è simile anche rispetto le attivazioni dei contratti di Apprendistato, che diminuiscono del 9,8%.
Il settore con la maggior parte delle attivazioni (circa il 77,9%) risulterebbe essere quello dei Servizi. Il dato comprende entrambe le componenti di genere, con un leggero aumento per quella maschile.
A seguire il settore dell’Industria con il 14,4% delle attivazioni e un tendenziale aumento della componente maschile, e poi il settore dell’Agricoltura a quota 7,7% di percentuale attivazioni.
Per la componente femminile: due le fasce di età prevalente rispetto alle attivazioni, rspettivamente quella più giovane (+8,2%) e quella per età superiore ai 55 anni (+9,3%).
Altri dati sull’occupazione e sulle comunicazioni obbligatorie.
