9 Settembre 2024

Notizie dal mondo del lavoro, previdenza e fisco

Assegno d’inclusione dal 2024

Assegno d’inclusione dal 2024. Dal primo gennaio 2024 entrerà in vigore il nuovo sistema ideato per l’assistenza ai più deboli in sostituzione del reddito di cittadinanza, il cd. “assegno d’inclusione“.

I soggetti beneficiari della misura sono:

  1. gli over 67 (il predetto requisito anagrafico è adeguato agli incrementi della speranza di vita);
  2. i soggetti in nuclei familiari composti da soggetti disabili;
  3. gli occupabili di età compresa tra 18 e 59 anni.

Tali soggetti per godere del beneficio dovranno fare richiesta all’INPS in modalità telematica, il quale, al termine delle verifiche, potrà decidere se concedere o meno il beneficio.

Per gli occupabili il requisito per ottenere il beneficio è anche quello di accettare la formazione specialistica a loro dedicata in modo da poter essere inseriti nel mondo del lavoro.

Tali soggetti potrebbero perdere il beneficio se rifiutassero una proposta di lavoro a tempo indeterminato full time o almeno a tempo parziale al 60%.

Il beneficio economico infine potrà avere una durata massima di 18 mesi prorogabili, dopo una sospensione di 1 mese, per un altro anno (12 mesi).

Assegno d’inclusione dal 2024.

In Primo Piano

Continua a leggere

INPS: accordo per ricongiunzione

L’INPS con il messaggio n. 2770 del 2024 informa circa l’operatività dello scambio telematico di comunicazioni conseguenti all'esercizio della facoltà di ricongiunzione tra l’Istituto e le Casse/Enti previdenziali firmatari della convenzione quadro del 19 aprile 2023.

Ue: Corte, no a vincolo 10 anni residenza per reddito cittadinanza

Il requisito di residenza della durata di almeno dieci anni richiesto per ottenere il reddito di cittadinanza "costituisce una discriminazione indiretta nei confronti dei cittadini di Paesi terzi che siano soggiornanti di lungo periodo" anche se applicata in maniera...

Meteo, si può chiedere la Cig per onde di calore eccezionale

In caso di temperature superiori a 35 gradi si può chiedere la cassa integrazione per eventi meteo. Lo ha precisato l'Inps, sottolineando che basta che questa temperatura sia "percepita" per esempio perché si lavora con un alto tasso di umidità...