Locazioni brevi: modello 730/2019. Cosa indicare? Il Decreto Legge n. 50/2017 ha introdotto, per i redditi derivanti da locazioni brevi, un regime fiscale particolare. Tale regime, previsto dall’art. 4 del decreto, può essere applicato ai redditi derivanti da locazioni brevi di unità immobiliari ad uso abitativo situate in Italia; la durata della locazione non deve superare i 30 giorni e il contratto deve essere stato stipulato da persone fisiche.
La vera novità introdotta dal Decreto Legge è rappresentata dalla possibilità di poter esercitare l’opzione per la cedolare secca anche per i redditi che derivano da contratti di sublocazione, di comodato o da contratti di locazione comprensivi anche di servizi accessori (anche se di durata non superiore a 30 giorni).
E’ possibile optare per la cedolare secca solo mediante scelta da effettuarsi direttamente in sede di dichiarazione dei redditi. La cedolare secca consiste nel pagare un’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle addizionali per il reddito derivante dall’affitto dell’immobile e nell’esenzione dal pagamento dell’imposta di registro e dell’imposta di bollo. Si ricorda che l’imposta sostitutiva è pari al 21% del canone di locazione annuo stabilito dalle parti. Il vantaggio di ricorrere alla cedolare secca consiste nel fatto che i canoni di locazione non si cumulano con gli altri redditi.
I redditi derivanti da locazioni brevi devono essere inseriti nel Quadro B del modello 730/2019; i redditi derivanti da sublocazioni brevi o da locazioni brevi del comodatario devono essere inseriti, invece, nel Quadro D (si tratta, infatti, di redditi diversi e non fondiari).
Per il corretto inserimento dei dati derivanti da locazioni brevi nel modello 730/2019 si rimanda alle istruzioni reperibili sul sito dell’Agenzia delle Entrate.