Gli atleti sono forse tra i lavoratori che hanno la maggior probabilità di subire un infortunio sul lavoro. Questo è evidente perchè si parla spesso di attività particolarmente usuranti sia muscolarmente sia articolarmente.
La circolare INAIL n. 2 del 2023, prevede che l’idoneità alla mansione, ove non riferita all’esercizio dell’attività sportiva, è rilasciata dal medico competente il quale utilizza la certificazione rilasciata dal medico sportivo. Ai lavoratori sportivi che ricevono compensi annualmente non superiori ai 5.000 euro si applicano le disposizioni dell’art. 21, comma 2, del D.Lgs. n. 81/2008 che prevede la facoltà di beneficiare della sorveglianza sanitaria e di partecipare a corsi di formazione specifici in materia di salute e sicurezza sul lavoro, incentrati sui rischi propri delle attività svolte. Inoltre, in mancanza di disposizioni speciali di legge, ai lavoratori sportivi si applica la vigente disciplina, anche previdenziale, a tutela della malattia, dell’infortunio, della gravidanza, della maternità e della genitorialità, contro la disoccupazione involontaria, secondo la natura giuridica del rapporto di lavoro.
Tuttavia per i lavoratori con una retribuzione superiore a 5.000€ gli obblighi di sicurezza sono più completi.
Se nella società o associazione sportiva sono presenti degli atleti minori allora il datore di lavoro dovrà nominare un responsabile della protezione dei minori e dovrà, prima di assumere dei lavoratori che dovranno entrare in contatto con i minori, dovrà richiedere i risultati del casellario giudiziario inerentemente ai carichi pendenti penali.
Sicurezza sul lavoro sportivo.