Rimborso chilometrico ciclo-fattorini. Un’agenzia operante nel mercato del food delivery, ha posto una domanda all’agenzia delle entrate riguardo i rimborsi chilometrici consegnati ai ciclo-fattorini (rider) che utilizzano il mezzo proprio.
A tali soggetti la società adotta il criterio del rimborso chilometrico utilizzando le tabelle ACI in base al veicolo utilizzato. Il rimborso è determinato sulla base del percorso calcolato tramite Google Maps e dei chilometri calcolati attraverso l’apposita “App” aziendale in modo che il ciclo-fattorino non possa di fatto allungare i tragitti al solo scopo di ottenere un rimborso chilometrico più alto.
L’istante si chiede se queste some debbano considerarsi o meno come reddito da lavoro dipendente o meno, vista la centralità della questione.
Secondo l’AdE, con la risposta all’interpello n. 290/E del 2023, alla luce di quanto esposto dall’impresa, ritiene che le somme di “rimborso chilometrico” non entrerà a far parte del reddito da lavoro dipendente con la conseguenza che non sarà tassato ai sensi IRPEF in quanto si possono considerare costi sostenuti nell’interesse del datore di lavoro.
Rimborso chilometrico ciclo-fattorini.