Il Consiglio dell’Ue ha adottato formalmente le nuove norme sulla protezione dei lavoratori dai rischi legati all’esposizione all’amianto sul lavoro.
I lavoratori che sono o potrebbero essere esposti all’amianto dovranno indossare adeguati dispositivi di protezione individuale e seguire una formazione obbligatoria, in linea con i requisiti minimi di qualita’ stabiliti dalla direttiva e gli Stati membri dovranno tenere un registro di tutti i casi di malattie professionali correlate all’amianto diagnosticate dal punto di vista medico.
Sono alcune delle disposizioni approvate nella direttiva, che aggiorna le leggi esistenti in linea con i piu’ recenti sviluppi scientifici e della tecnologia.
Le norme aggiornate abbassano significativamente gli attuali limiti per l’amianto e forniscono metodi piu’ accurati per misurare i livelli di esposizione all’amianto basati sulla microscopia elettronica, un metodo piu’ moderno e sensibile.
Previste inoltre misure preventive e protettive più incisive, come l’ottenimento di permessi speciali per la rimozione dell’amianto e il controllo se e’ presente amianto negli edifici piu’ vecchi prima di iniziare i lavori di demolizione o manutenzione.
Cosa prevedono le regole per ridurre i rischi dell’amianto?
Nel dettaglio, le nuove regole ridurranno inizialmente il limite massimo di esposizione a 0,01 fibre di amianto per cm cubo, ovvero dieci volte inferiore all’attuale limite di 0,1 f/cm cubo.
Dopo un periodo transitorio massimo di 6 anni, gli Stati saranno tenuti ad attuare un nuovo metodo per misurare i livelli di amianto, la microscopia elettronica (Em), che e’ piu’ sensibile della microscopia a contrasto di fase (Pcm) attualmente utilizzata e consente di misurare le fibre sottili di amianto.
Inoltre, le imprese che intendono effettuare lavori di demolizione o rimozione dell’amianto dovranno ottenere i permessi delle autorita’ nazionali.
I datori di lavoro dovranno adottare misure per identificare i materiali che potrebbero potenzialmente contenere amianto prima di iniziare i lavori di demolizione o manutenzione nei locali costruiti prima dell’entrata in vigore del divieto nazionale sull’amianto. Possono farlo, ad esempio, ottenendo informazioni dai proprietari dell’edificio o da altri datori di lavoro o consultando altre fonti di informazione pertinenti come i registri.
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Approvata la nuova direttiva europea, più tutela contro i rischi dell’amianto.