Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto flussi che determina il contingente di lavoratori stranieri che può entrare in Italia per la partecipazione a corsi di formazione professionale e tirocini.
Per il triennio 2023/2025 la quota complessiva è di 15.000 persone con il visto di studio rilasciato nell’ambito del decreto flussi che da quest’anno prevede la programmazione triennale degli ingressi per motivi di lavoro.
Il provvedimento è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 183 del 7 agosto 2023.
Il nuovo decreto interministeriale è sottoscritto dai Ministeri del Lavoro, dell’Interno e degli Affari esteri e della cooperazione internazionale.
Nello specifico, prevede:
- un limite massimo di 7.500 persone per la frequenza di corsi di formazione professionale;
- un limite massimo di 7.500 per lo svolgimento di tirocini formativi e di orientamento.
I visti per lo studio al termine del periodo di formazione o tirocinio possono essere convertiti in permessi di soggiorno per motivi di lavoro in qualsiasi momento dell’anno e senza limiti numerici.
Nello specifico, il contingente di 15.000 persone, è suddiviso come segue:
- 7.500 per la frequenza a corsi di formazione professionale;
- 7.500 unità per lo svolgimento di tirocini formativi e di orientamento.
La formazione prevista nel Decreto Flussi per i lavoratori stranieri: corsi e tirocini
I corsi di formazione devono essere:
- finalizzati al riconoscimento di una qualifica o alla certificazione delle competenze acquisite e non possono avere una durata superiore a ventiquattro mesi;
- essere organizzati da enti di formazione accreditati secondo le norme regionali in attuazione dell’intesa tra Stato e regioni del 20 marzo 2008.
I tirocini, invece, devono essere finalizzati al completamento di un percorso di formazione professionale che è stato avviato nel Paese di origine.
Questi devono essere patrocinati dai soggetti promotori individuati dalle discipline regionali, in attuazione delle linee guida in materia di tirocini approvate dalla Conferenza permanente Stato, regioni e Province autonome di Trento e Bolzano il 5 agosto 2014.
Leggi il decreto del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali.
