Con sentenza n. 25021 del 23 ottobre 2017, la Corte di Cassazione ha stabilito che l’imprenditore non può attendere di avere prove certe per effettuare una contestazione disciplinare.
Difatti, la Suprema Corte ha affermato che, al fine di non pregiudicare il diritto di difesa del lavoratore, la contestazione disciplinare da parte del datore di lavoro deve avvenire nel momento in cui quest’ultimo abbia elementi tali da far ritenere “ragionevolmente sussistenti le infrazioni” e non posticipare tale contestazione fino al raggiungimento di “assoluta certezza dei fatti”.
Fonte: Corte di Cassazione