26 Aprile 2024

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INL: retribuzioni pagate senza strumenti tracciabili e “lavoro nero”

Con la nota prot. 9294 del 9 novembre 2018, l’Inl ha fornito una risposta in merito ad un quesito inoltrato dall’Ispettorato territoriale del lavoro di Bergamo relativo alla sanzione per mancato versamento della retribuzione con strumenti tracciabili ai sensi dell’art. 1, commi 910 – 913, della Legge n. 205/2017, e la presenza di “lavoro nero”.

In relazione al quesito posto occorre precisare che la Legge di bilancio 2018 ha stabilito il divieto di corrispondere la retribuzione al lavoratore, a partire dal 1° luglio 2018, per mezzo di denaro contante (con sanzione amministrativa da 1.000 a 5.000 euro).

Tenuto conto di ciò, l’Ispettorato Nazionale del Lavoro ha sottolineato che “benché debba ritenersi piuttosto remota la possibilità che il lavoratore in nero venga remunerato utilizzando strumenti tracciabili, non può di per sé escludersi l’applicazione della sanzione prevista dal comma 913, che in ogni caso discende del comportamento antigiuridico adottato ed è posta a tutela di interessi non esattamente coincidenti con quelli presidiati dalla c.d. maxisanzione per lavoro “nero”.

In sostanza nel caso prospettato, la sanzione amministrativa dovuta in caso di mancato pagamento della retribuzione con strumenti tracciabili andrebbe ad aggiungersi alla maxisanzione per “lavoro nero”.

Fonte: Inl

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