29 Aprile 2024

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Tempo poroso e orario di lavoro

Che cos’è la Time Porosity?

La teoria della porosità del tempo (o Time Porosity) è stata per la prima volta proposta nel 2007 dalla professoressa Emilie Genin dell’Università di Montreal. La teoria trae la sua origine a partire dal concetto della porosità temporale della giornata, secondo cui la produttività migliorava con l’eliminazione dei tempi di inattività. Nell’era post-industriale la produttività deriva più dalla flessibilità dei tempi di lavoro che dall’eliminazione dei tempi di inattività.

Il lavoratore post-industriale è meno legato all’orario di lavoro, che diventa appunto un concetto poroso, in cui tempo di vita e tempo di lavoro si sovrappongono e mischiano. Secondo la teoria elaborata dalla professoressa Genin, viene definita porosità del tempo il fenomeno di interferenza tra il tempo di vita e quello di lavoro. Questa interferenza si crea ogni qualvolta il dipendente stia prestando attività lavorativa, ma la modalità e il luogo di prestazione non soddisfano quella che è la definizione legale di orario di lavoro. Un esempio di questo concetto può essere individuato nel comportamento tenuto comunemente da un lavoratore che utilizza strumenti digitali. Questo lavoratore durante il suo orario di lavoro utilizza il suo personal computer per finalizzare un acquisto di un bene per la propria vita privata; lo stesso lavoratore, ad esempio, la sera da casa riceve sul suo smartphone una email di un collega a cui risponde. Questi esempi rappresentano gesti che accomunano le abitudini dei lavoratori moderni, che inconsapevolmente mettono in atto la porosità del tempo di vita e lavoro, e viceversa, in continuazione durante la giornata.

In un contesto così profondamente cambiato, soprattutto post pandemia, ci ritroviamo oggi con una normativa dell’orario di lavoro che è risalente al 2003; all’epoca in cui queste norme sono state emanate internet non era ancora arrivato in tutte le case, le connessioni mobili erano pressoché inesistenti, così come gli smart phone e tablet e l’intelligenza artificiale era roba da film di fantascienza. La necessità di una revisione di queste norme è sempre più attuale; la contrattazione collettiva sta giocando un ruolo importante, introducendo innovazioni, ma una spinta propulsiva e diffusa potrà arrivare da una nuova legislazione.

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