Incentivo economico per chi, potendo utilizzare Quota 103, sceglie di non andare in pensione.
Il lavoratore che sceglierà questa soluzione potrà, dunque, ottenere in busta paga i contributi previdenziali a suo carico.
Arrivano dall’Inps le indicazioni per accedere al bonus previsto per il posticipo del pensionamento.
A specificarlo è l’Istituto con la Circolare n. 82/2023 in cui fornisce le istruzioni operative.
La legge di bilancio 2023 aveva previsto il bonus al posticipo del pensionamento a favore dei lavoratori dipendenti con i requisiti per accedere al trattamento di pensione anticipata flessibile quota 103 (62 anni di età, 41 di contributi).
L’esercizio della facoltà di rinuncia è esercitabile dal lavoratore solo una volta nella vita lavorativa. L’incentivo è pari alla contribuzione pensionistica a carico del lavoratore.
Misura dell’incentivo economico ed effetti
L’incentivo determina l’abbattimento dei contributi IVS dovuti dal lavoratore. Infatti, in caso di rinuncia all’accumulo contributivo da parte del dipendente, scatta l’esonero dal versamento contributivo della quota IVS per il datore di lavoro.
Qualora invece il lavoratore non eserciti la facoltà di rinuncia e residuino degli importi corrispondenti alla quota di contribuzione IVS a carico del lavoratore non ancora versati dal datore di lavoro all’ente previdenziale, sono erogati direttamente al lavoratore dipendente con la retribuzione.
Tali somme sono imponibili ai soli fini fiscali e non anche previdenziali.