In arrivo novità anche in tema di genitorialità, con lo schema di decreto le disposizioni attuative della legge delega 183/2014. Molti sono gli articoli del TU sui congedi parentali (Dlgs 151/2001) che verranno modificati dalle nuova norma, vediamo le modifiche che interessano i lavoratori dipendenti, anche in casi di adozioni e affidamenti
Tra le modifiche del primo decreto attuativo, sparisce l'istituzione del "Contratto di ricollocazione" pensato per aiutare il dipendente a rientrare nel mercato del lavoro in seguito ad un licenziamento illegittimo. La norma verrà verosimilmente trasferita nel decreto sugli ammortizzatori, rischiando così di dover affrontare un iter più lungo.
Con la sentenza n. 344 del 13 gennaio 2015, la Suprema Corte considera legittimo il licenziamento, per giustificato motivo soggettivo, del dipendente che risulta irreperibile durante il periodo di assenza dal servizio per malattia; condotta che, aggiunta all'abuso del fringe benefit nel periodo suddetto, fa scattare il licenziamento anche se l'utilizzatore del veicolo è la moglie.
Fonte: Corte di Cassazione
Con la sentenza n. 144 del 9 gennaio del 2015, la sezione lavoro della Corte di Cassazione giudica legittimo il licenziamento del dipendente che continua a praticare uno sport che mette a rischio le condizioni fisiche; secondo la Corte, il lavoratore tiene una condotta potenzialmente dannosa e contraria agli interessi del datore di lavoro che è così giustificato a procedere alla sanzione espulsiva nei suoi confronti.
Fonte: Corte di Cassazione
Con la diffusione dello schema di decreto legislativo, approvato dal Consiglio dei Ministri dello scorso 24 dicembre, e che passerà all'esame delle competenti commissioni parlamentari, dopo tanto parlare, e dopo tante ipotesi e indiscrezioni, possiamo ragionare sul testo normativo, anche se non ancora emanato in via definitiva, che introduce importanti novità in materia di licenziamenti.
Con la circolare n. 32 del 19/12/2014 il Ministero del Lavoro ricorda che, ai sensi dell'art. 7 del D.M. n. 46448, è possibile sottoscrivere un contratto aziendale di solidarietà con il ricorso all'integrazione salariale in favore dei lavoratori coinvolti nella riduzione oraria, superando il limite dei 36 mesi di integrazione salariale fruibile in un quinquennio
Il Ministero del Lavoro, con Interpello n. 28/2014, ha fornito parere circa la corretta interpretazione dell'art. 55, comma 5, D.Lgs. n. 151/2001, riguardante la facoltà della lavoratrice madre o del lavoratore padre di presentare le dimissioni senza l'osservanza del preavviso sancito dall'art. 2118 c.c.
La Corte di Cassazione, con sentenza numero 17538 del 1° agosto 2014, ha stabilito che la richiesta per il godimento delle ferie, al termine del periodo di comporto per malattia, va formalizzata.