27 Luglio 2024

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JOBS ACT: le novità sul lavoro accessorio

Il Decreto Legislativo 81/2015 che riordina le tipologie contrattuali prevede una revisione della disciplina del lavoro accessorio le cui modifiche principali sono da individuarsi nel limite economico di utilizzo, nella previsione della nuova comunicazione in via telematica alla Direzione Territoriale del Lavoro competente, nonché nella precisazione dell’arco temporale da considerare ai fini della verifica del superamento del predetto limite economico.

Il testo in esame lascia inalterata la definizione della tipologia contrattuale in questione e ne modifica il campo di applicazione sciogliendo in via definitiva ogni dubbio interpretativo lasciato dalla previgente normativa, sostituendo l’arco temporale di riferimento, che diviene anno civile in luogo di anno solare.

In base al nuovo testo di legge, per prestazioni di lavoro accessorio si intendono ora attività lavorative che non danno luogo, con riferimento alla totalità dei committenti, a compensi superiori a 7.000 euro nel corso di un anno civile, annualmente rivalutati sulla base della variazione dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati.

La previsione modifica il limite economico aumentando lo stesso da 5000 a 7000 euro annuali, fermo restando che nei confronti dei committenti imprenditori o professionisti le attività lavorative possono essere svolte a favore di ciascun singolo committente per compensi non superiori ai 2000 euro. Il predetto aumento del limite economico conferma il favore del legislatore nei confronti del rapporto di lavoro accessorio, la cui applicazione contrattuale è il linea con l’intento, perseguito dalla disciplina, di contrastare il “lavoro nero”.

Al perseguimento dello stesso fine, tende la modifica della normativa in merito alla modalità di comunicazione telematica preventiva, da effettuare alla Direzione Territoriale del Lavoro competente, anziché nei confronti dell’INPS

Attraverso le modalità telematiche, in cui figurano anche sms e posta elettronica si introduce la tracciabilità dei rapporti instaurati, così come già avviene per il rapporto di lavoro intermittente.

In riferimento alla tipologia contrattuale sopra citata si evidenzia che il lavoro a chiamata non ha invece subito modifiche nel Decreto ultimo il quale ha provveduto soltanto a confermare la vigente disciplina e la sua relativa applicazione.

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