La Dis-Coll, prevista in via sperimentale per il 2015, non spetta agli assegnisti di ricerca, ai dottorandi nonché ai titolari di borse di studio.
Secondo il Ministero del Lavoro (interpello n. 31/2015), infatti, non è possibile estendere l’indennità in commento ai lavoratori il cui rapporto non sia inquadrato nell’ambito delle collaborazioni coordinate e continuative anche a progetto.
A parere del Ministero, l’art. 22 della Legge 240/2010 (che regola l’organizzazione delle università) individua negli “assegni di ricerca” una tipologia di rapporto fortemente connotata da una componente “formativa” dell’assegnista, non assimilabile in nessun caso alle collaborazioni coordinate e continuative.
Fonte: Ministero del Lavoro