5 Ottobre 2024

Notizie dal mondo del lavoro, previdenza e fisco

Corte di Cassazione: lavoratrice madre e licenziamento discriminatorio

La Corte di Cassazione, con sentenza n. 15435 del 26 luglio 2016, ha dichiarato discriminatorio il licenziamento della lavoratrice madre che rifiuta il trasferimento a 150 km di distanza, subito dopo la fine del periodo tutelato (un anno di vita del bambino).

I Giudici della Corte, nella sentenza in commento, ricordano che la previsione di elementi di fatto, idonei a fondare la presunzione di esistenza di atti patti o comportamenti discriminatori possono essere tratti anche da dati statistici, in un ottica di affiancamento agli elementi fattuali connotanti la fattispecie e non, quindi, in sostituzione degli stessi.

Nel caso in cui, grazie ai suddetti elementi, la condotta del datore di lavoro dovesse risultare discriminatoria, spetta a quest’ultimo fornire la prova contraria.

Fonte: Corte di Cassazione

 

 

In Primo Piano

Continua a leggere

“Controlli difensivi”: quando diventano illeciti

Le aziende possono fare sul posto di lavoro “controlli difensivi” per la prevenzione degli illeciti? Dipende. Sul tema l'intervento della Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 15391/2024 in un caso di licenziamento. I dati acquisiti tramite sistemi informatici usati dal lavoratore come...

Può essere licenziato chi denigra il datore sui social?

La risposta l'ha scritta la Corte di Cassazione nell’ordinanza n. 13764 del 17 maggio scorso. La Corte ha stabilito, in sintesi, la legittimità del licenziamento di un dipendente dopo la pronuncia di reintegrazione a causa del comportamento lesivo del rapporto fiduciario...

Licenziato il malato kickboxer 

Così la Corte di Cassazione con la sentenza n. 5002 del 2024 che riprende alcuni principi in caso di Lavoro e altre attività durante la malattia già stabiliti nella giurisprudenza. Se un dipendente mentre è malato compromette la ripresa del...