2 Ottobre 2023

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Cassazione: licenziamento per inabilità permanente

Con sentenza n. 8419 del 5 aprile 2018, la Corte di Cassazione ha stabilito che è legittimo il licenziamento del dipendente in presenza di una permanente inabilità al lavoro, purchè all’interno dell’organizzazione aziendale non vi siano posizioni alternative cui poter destinare il dipendente. Tali posizioni alternative, al fine di salvaguardare la posizione lavorativa, possono contemplare anche un contenuto professionale di livello inferiore rispetto a quello precedentemente svolto.

In aggiunta a ciò, la Suprema Corte ha precisato che la necessità di preservare la posizione lavorativa del dipendente non deve comunque comportare una preclusione degli interessi datoriali. In sostanza, l’obbligo di repêchage non deve provocare un pregiudizio all’organizzazione del lavoro e alla struttura ove si sviluppa l’attività dell’impresa.

Fonte: Corte di Cassazione

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Sì licenziamento per errori ripetuti

Si può licenziare per giusta causa del dipendente al quale è stata contestata la reiterata erroneità delle operazioni, se previsto dal CCNL applicato. Lo ha deciso la Corte di Cassazione con la sentenza n. 15140 del 30/05/2023.

Cassazione, lavoratore deve sempre inviare comunicazioni giustificative dell’assenza

Cassazione, lavoratore deve sempre inviare comunicazioni giustificative dell’assenza. La Corte di Cassazione con la sentenza del 16 maggio 2023 n.13383 si è espressa sul licenziamento di un lavoratore costretto a stare in carcere.

Legittimo il licenziamento in caso di condotta penalmente rilevante anche se commessa diversi anni prima

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 14114 del 23/05/2023, ha stabilito la legittimità del licenziamento per giusta causa intimato ad un lavoratore per una condanna penale, intervenuta diversi anni prima in relazione ad una condotta estranea al rapporto di lavoro, per un reato di particolare gravità.