Dal 16 ottobre le domande per chiedere l’applicazione dell’aliquota più elevata nel 2024.
Lo ha fatto sapere l’Istituto il 6 ottobre scorso tramite il messaggio 3607 – 2023 con cui viene spiegato cosa bisogna fare per veder applicata il prossimo anno l’aliquota più elevata degli scaglioni annuali di reddito o il riconoscimento anche parziale delle detrazioni d’imposta.
I beneficiari delle prestazioni pensionistiche e previdenziali interessati all’applicazione dell’aliquota più alta sono infatti tenuti a fornire informazioni all’INPS ogni anno.
In assenza di dichiarazioni l’Istituto applica le aliquote a riconoscere le detrazioni sulla base del reddito erogato in qualità di sostituto d’imposta.
La disposizione interessa una platea diffusa di contribuenti compresi i pensionati. Di recente è stata sottolineato l’interesse a comunicare i propri dati compresi quelli relativi dei figli a carico o i benefici dell’assegno unico universale per ottenere una certificazione fiscale definita e una dichiarazione dei redditi precompilata dell’Agenzia delle Entrate.
Il beneficiario dovrà anche indicare i dati del figlio a carico anche nel caso in cui fruisca dell’Assegno unico universale.
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