Con la conversione in Legge del Decreto Legge 4/2019 sono state introdotte nel nostro ordinamento tutta una serie di novità in materia previdenziale.
Tra i nuovi strumenti è stato previsto, tra l’altro, il riscatto agevolato della laurea e la possibilità di procedere al riscatto dei periodi non coperti da contribuzione.
La formula del riscatto agevolato della laurea riguarda soltanto i periodi di studio successivi al 31 dicembre 1995. L’onere del riscatto è detraibile nella misura del 50% e, nel caso di dipendenti del settore privato, può essere sostenuto anche dal datore di lavoro (potendo, ad esempio, indirizzare i premi di produzione in tal senso).
Il riscatto dei periodi non coperti da contribuzione riguarda il triennio 2019-2021 e consente agli iscritti Inps (privi di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995 e non titolari di pensione) di riscattare un periodo massimo di cinque anni. È possibile, nello specifico, riscattare periodi antecedenti al 29 gennaio 2019 e compresi tra l’anno del primo contributo accreditato e quello dell’ultimo. Tali periodi, anche non continuativi, non devono essere coperti da alcun tipo di contribuzione né soggetti ad obblighi contributivi.