Nella sentenza del 6 settembre 2018 la Corte di Giustizia dell’Unione europea si è occupata del fenomeno dei lavoratori distaccati, cioè di quei lavoratori che si trovano a dover prestare la propria attività lavorativa in uno Stato membro dell’Unione diverso da quello di residenza.
Nella sentenza sono stati ribaditi importanti principi nel tentativo di fare chiarezza ed evitare la sovrapposizione delle diverse legislazioni nazionali applicabili.
Stante fermo il principio europeo della parità di trattamento dei cittadini dell’Unione, in linea generale ai lavoratori distaccati si applica la legislazione dello Stato membro in cui questi prestano la propria attività lavorativa sia in forma subordinata che autonoma: è il cosiddetto principio della territorialità.
Sono possibili, tuttavia, delle deroghe alla norma generale in presenza di specifiche situazioni tali da giustificarne lo scostamento.
Il principio della territorialità serve, nell’ottica della Corte, anche ad evitare il fenomeno dei lavoratori distaccati in successione a fini sostitutivi che si verifica quando il costo contributivo dei Paesi di provenienza è molto più basso rispetto a quello dei Paesi di destinazione.
Fonte: Corte di Giustizia dell’Unione europea