Decreto Crescita: sgravio per neodiplomati. Il Decreto Crescita, tra le altre novità, ha previsto l’introduzione di una nuova forma di incentivo contributivo che viaggia su un doppio binario.
Per poter fruire dell’incentivo, infatti, i datori di lavoro devono contribuire al miglioramento delle strutture e dei laboratori presenti presso gli istituti scolastici e, al tempo stesso, devono assumere giovani neodiplomati provenienti dalle strutture scolastiche verso le quali hanno deciso di indirizzare i loro investimenti mirati. L’assunzione del giovane diplomato, affinché il datore di lavoro possa fruire dell’incentivo, dovrà avvenire con contratto a tempo indeterminato.
Tale novità, introdotta dal Decreto Crescita nella sua stesura definitiva, sarà operativa solo a partire dal 2021 ma già sono state sollevate, dai principali commentatori, alcune perplessità circa la convenienza di questo nuovo incentivo. Lo stesso appare, infatti, troppo farraginoso e, se paragonato agli altri incentivi già operativi, appare anche poco conveniente.
Dalla nuova forma di incentivo restano esclusi gli studi professionali: l’incentivo contributivo viene, infatti, riconosciuto ai titolari di reddito di impresa che hanno effettuato erogazioni liberali in favore di istituti scolastici e, contemporaneamente, assumo giovani provenienti da quelle medesime strutture scolastiche.
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