Caldo estremo, le indicazioni per la sicurezza sul lavoro. La guida dell’Agenzia Europea Sicurezza e Salute sul lavoro e la nota dell’Ispettorato italiano.
“Lo stress termico rappresenta un rischio in tutti i settori la cui gravità dipende anche dalle caratteristiche di ogni singolo lavoratore come età e salute”: si legge in sintesi nella Guida elaborata dall’Agenzia Europea e diffusa di recente come contributo alla campagna di prevenzione dei rischi collegati agli eventi eccezionali in corso per i cambiamenti del clima.
“Tra i settori lavorativi più esposti – avverte l’Ispettorato del lavoro nella nota n.5056- l’edile, civile e stradale, con particolare rilevanza per i cantieri e i siti industriali, il comparto estrattivo, l’agricolo e della manutenzione del verde, i comparti marittimo e balneare.
Disponibile anche il decalogo elaborato dall’Inail insieme al Consiglio nazionale delle ricerche con il programma di attività per l’analisi dell’impatto del cambiamento climatico sulla salute e la sicurezza dei lavoratori.
Il documento serve per prevenire le patologie da calore nei luoghi di lavoro e comprende la guida sull’impatto delle temperature estreme e sul rischio dell’attività lavorativa in ambienti dove non è possibile conseguire condizioni di comfort a causa di vincoli legati alle necessità produttive o alle condizioni ambientali.
Le elevate temperature, poi, rientrano tra gli “eventi meteo” valutabili ai fini dell’accesso alla cassa integrazione guadagni ordinaria.
Inps e Inail avevano diffuso l’estate scorsa le linee guida per prevenire le patologie da “stress termico” e descritto i comportamenti più opportuni da seguire.
Caldo estremo, le indicazioni per la sicurezza sul lavoro.