Stop Reddito di cittadinanza: nuovi sostegni, cosa cambia. Reddito di cittadinanza, assegno d’inclusione, esoneri contributivi, nuovi incentivi alle assunzioni: cambiamenti e misure sono spiegati dall’Inps con il messaggio n. 2632 del 12 luglio scorso.
Stop al Reddito di cittadinanza che rimane in vigore fino al 31 dicembre 2023: sarà sostituito dal primo gennaio 2024 dall’Assegno d’inclusione, misura calibrata con criteri differenti.
E’ la prima novità del Dl Lavoro (n. 48/2023) poi convertito nella legge 85 del 2023, che disegna nuove misure di sostegno economico e sociale.
Le misure si rivolgono anche alle imprese, con la previsione di nuove disposizioni di agevolazioni contributive.
In evidenza, l’articolo 10 del decreto: l’articolo riconosce l’esonero dal versamento del 100% dei complessivi contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro qualora procedano all’assunzione di lavoratori che ricevono l’assegno d’inclusione con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, pieno o parziale, o con contratto di apprendistato.
Sono esclusi dagli esoneri contributivi dei datori di lavoro premi e contributi dovuti all’Inail e aliquote di computo delle prestazioni pensionistiche.
Le condizioni per gli esoneri e le assunzioni sono:
- per un periodo massimo di fruizione pari a 12 mesi;
- per l’importo massimo di 8.000 euro annui;
In caso di assunzione di beneficiari dell’Assegno di inclusione con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato o stagionale, pieno o parziale, l’esonero non può estendersi oltre la durata del rapporto di lavoro ed è applicabile nella misura del 50% nel rispetto delle condizioni seguenti
- per un periodo massimo di fruizione pari a 12 mesi;
- per un importo massimo di 4.000 euro annui.
Le disposizioni si applicano relativamente a ogni assunzione e vanno riproporzionate su base mensile e in connessione all’orario di lavoro se part-time.
Stop Reddito di cittadinanza: nuovi sostegni, cosa cambia.