22 Ottobre 2024

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I 12 giorni di permesso della legge 104 per l’emergenza coronavirus

I 12 giorni di permesso della legge 104 per l’emergenza coronavirus. Il Dl 18/2020 prevede alcune misure di sostegno alle persone con disabilità, per far fronte all’emergenza coronavirus. Una di queste è rappresentata dell’art. 24 del decreto cura Italia, dove è prevista l’estensione di 12 giorni dei permessi ex art. 33 comma 3 della Legge 104 1992. Si tratta dei permessi di cui fruiscono i soggetti che assistono un familiare con disabilità e che competono anche ai lavoratori con disabilità, pari a 3 giorni per mese.

Complessa è stata l’individuazione dei soggetti a cui spettano i 12 giorni di permesso aggiuntivo, in quanto l’Inps nel giro di pochi giorni ha mutato la propria posizione. Rileviamo, infatti, che nel messaggio n. 1281 del 20 marzo 2020, l’Istituto includeva tra i destinatari di questi permessi aggiuntivi i soli soggetti che assistono un familiare con disabilità. Tale interpretazione era frutto di una prima lettura, forse superficiale, della norma. Con la circolare n. 45 del 25 marzo 2020 l’Inps ha corretto il tiro, includendo tra i destinatari i lavoratori con disabilità. Lascia perplessi il fatto che tale inclusione non sia stata palesata dall’Istituto, che si è limitato a citare indirettamente i soggetti destinatari tramite i riferimenti normativi (comma 3 soggetti che assistono, comma 6 lavoratori con disabilità), senza dichiarare chiaramente che sul punto devono intendersi superate le indicazioni del messaggio di pochi giorni prima. Meno timidezza da parte dell’Istituto nell’ammettere un’imprecisione interpretativa porterebbe una maggiore tranquillità agli addetti ai lavori.

I 12 giorni di permesso vengono stabiliti come aggiuntivi, rispetto a quelli normalmente spettanti, e possono essere fruiti sia nel mese di marzo che nel mese di aprile.

Nella citata circolare n. 45 del 25 marzo, l’Istituto fornisce una serie di indicazioni operative tra cui:

  • Possono essere fruiti frazionandoli in ore, come avviene con i permessi ordinari di 3 giorni
  • Come gli ordinari permessi, anche quelli ordinari sono cumulabili, ad esempio per i soggetti che assistono più familiari con disabilità, o come nel caso di lavoratore con disabilità che assista un familiare;
  • Per quello che attiene i dipendenti part time verticale, nella circolare vengono fornite le relative indicazioni per il riproporzionamento, mentre lo stesso non viene applicato ai part time orizzontali.

Dal punto di vista amministrativo, il lavoratore che ha già un’autorizzazione valida per i mesi di marzo e aprile 2020, non ha necessità di presentare alcuna  nuova domanda per fruire dell’estensione di 12 giorni; il datore di lavoro riconoscerà le giornate aggiuntive e conguaglierà la relativa prestazione in uniemens.

La redazione

I 12 giorni di permesso aggiuntivi della legge 104 per l’emergenza coronavirus

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