Genitori divorziati e ANF: come funziona? La regola in materia di affidamento dei figli è divenuta quella dell’affidamento condiviso. In questo caso entrambi i genitori hanno diritto a percepire l’assegno per il nucleo familiare. La scelta su quale dei due genitori debba ricedere il diritto è rimandata ad un comune accordo tra le parti.
In mancanza di accordo tra le parti, la regola generale prevede che l’autorizzazione a percepire gli assegni venga concessa al genitore convivente con i figli.
Qualora il genitore convivente con il minore non sia un lavoratore o un titolare di pensione, e quindi non sia titolare in proprio del diritto a percepire la prestazione, la richiesta di ANF può essere presentata anche dall’ex coniuge.
In quest’ultimo caso per poter presentare richiesta è necessario il rispetto dei requisiti reddituali richiesti dalla legge; l’assegno può essere corrisposto direttamente al coniuge del lavoratore avente diritto.
In ogni caso il coniuge legalmente ed effettivamente separato non viene considerato all’interno della composizione del nucleo familiare legittimato a richiedere gli assegni. Il nucleo familiare da prendere a riferimento è rappresentato solamente dal genitore affidatario e dai figli ad esso affidati.
Si ricorda che, a partire dal 1° giugno, la domanda per l’ottenimento degli ANF deve essere presentata esclusivamente per via telematica attraverso il sito web dell’istituto.
Le nuove domande saranno valide per il periodo compreso tra il 1° luglio 2019 e il 30 giugno 2020.
Genitori divorziati e ANF: come funziona?