Sostegno al reddito dipendenti aziende sequestrate o confiscate. Il decreto legislativo n. 72 del 18 maggio 2018 rubricato “tutela del lavoro nell’ambito delle imprese sequestrate e confiscate in attuazione dell’articolo 34 della legge 17 ottobre 2017, n. 161”.
La norma in commento, all’articolo 1, ha introdotto un trattamento di sostegno al reddito in favore dei lavoratori sospesi o impiegati ad orario ridotto nelle imprese sequestrate, confiscate o sottoposte ad amministrazione straordinaria “per le quali è stato approvato il programma di prosecuzione o di ripresa dell’attività di cui all’articolo 41 del decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, e fino alla loro assegnazione o destinazione”.
Il ministero del lavoro ha emanato la circolare n. 10 del 6 maggio 2019 con la quale fornisce indicazioni e chiarimenti operativi per il trattamento di sostegno al reddito in questione.
Il trattamento di sostegno al reddito per i dipendenti d’imprese sequestrate o confiscate, “presuppone che non sia possibile il ricorso ai trattamenti previsti dal decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 148, per superamento dei limiti soggettivi e oggettivi ivi previsti o per difetto delle condizioni di applicabilità”.
Il trattamento in oggetto, d’importo pari al trattamento d’integrazione salariale, “può essere concesso per la durata complessiva di dodici mesi nel triennio 2018-2019-2020, con riconoscimento della contribuzione figurativa”.
La circolare in questione, prevede 3 cause di esclusione dall’accesso al trattamento:
- lavoratori indagati, imputati o condannati per il reato di associazione mafiosa, per i reati aggravati ai sensi dell’articolo 416-bis.1;
- lavoratori che hanno concretamente partecipato alla gestione dell’Azienda prima del sequestro e fino all’esecuzione;
- il proposto, il coniuge del proposto o la parte dell’unione civile, ecc. nel caso in cui il rapporto di lavoro risulti fittizio o che i suddetti abbiano preso parte alla gestione dell’Azienda.
INFORMAZIONI AGGIUNTIVE
Il trattamento di sostegno al reddito per i dipendenti d’imprese sequestrate o confiscate può essere richiesto “mediante apposita istanza, da inviare, entro un congruo termine, tramite il portale cigsonline, dall’amministratore giudiziario”.
La richiesta dell’amministratore giudiziario deve essere preceduta dalla “autorizzazione scritta del giudice delegato o anche dall’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, per le imprese poste sotto la propria gestione”.