L’Istituto Nazionale della Previdenza sociale, il 23 novembre 2022, ha pubblicato l’Osservatorio delle politiche occupazionali e del lavoro con i dati relativi al 2021.
A causa dell’emergenza sanitaria legata alla pandemia da Covid19, nell’anno 2020, soprattutto nei confronti delle imprese del settore privato, sono state introdotte agevolazioni contributive. Tra queste, la più utilizzata è stata la Decontribuzione Sud, concessa a partire dall’ottobre 2020, mediante la quale veniva prevista un’agevolazione contributiva per l’occupazione in aree svantaggiate del Paese. Con quest’ultimo intervento, nel 2021, i contratti di lavoro a tempo indeterminato rappresentano il 79% dell’insieme dei rapporti agevolati.
Ad esclusione dello sgravio per l’occupazione nelle aree svantaggiate del paese, l’apprendistato si è confermato l’incentivo maggiormente utilizzato (48% delle agevolazioni) seguito dai contratti a tempo indeterminato (39%).
Con riferimento al genere, sempre con riferimento all’anno 2021, si conferma la predominanza della componente maschile dei beneficiari di politiche attive per la quasi totalità delle tipologie di intervento ad eccezione delle agevolazioni per gli ultracinquantenni e le donne e per le assunzioni in sostituzione di lavoratori in astensione obbligatoria o facoltativa, per le quali è maggioritaria la componente femminile.