Con una sentenza del 14 settembre 2017, la Corte di giustizia europea ha accolto il ricorso presentato da due dipendenti di una famosa compagnia aerea stabilendo il diritto da parte dei lavoratori di ricorrere dinanzi alla giurisdizione del paese in cui “adempiono alla parte sostanziale dei loro obblighi” e non obbligatoriamente quella dov’è presente la sede principale della compagnia.
In effetti, i giudici europei hanno affermato che “per quanto riguarda le controversie relative ai contratti di lavoro, le norme europee in materia di giurisdizione mirano a proteggere la parte più debole”, ed in base a ciò è da ritersi legittimo per un dipendente “citare il suo datore di lavoro davanti ai tribunali da lui ritenuti più vicini a questi interessi”.
Fonte: Corte di giustizia europea