Con la sentenza n. 618 del 15 gennaio 2015, la Suprema Corte stabilisce che il giovane che svolge una prestazione lavorativa continua, sotto la direzione del datore, non può essere pagato con una parcella per prestazione professionale, a seguito del riconoscimento della natura subordinata del rapporto; nella valutazione del giudice pesa il rispetto dell’orario e il compenso fisso mensile.
Fonte Corte di Cassazione