La spesa annuale per l’Assegno alle famiglie viaggia verso una quota record. Ad aprile scorso l’importo medio è passato da 57 a 224 euro.
Lo raccontano i dati aggiornati dell’Osservatorio statistico sull’Assegno unico universale per i figli che comprendono anche i dati sull’aiuto ecocomico che ha sostituito il reddito di cittadinanza.
Nel primo quadrimestre 2024 risultano erogati alle famiglie assegni per 6,4 miliardi di euro. Si sommano ai 18,1 miliardi del 2023 e ai 13,2 miliardi di erogazioni del 2022. In tutto quasi 40 miliardi.
Di questo passo la spesa per l’Auu potrebbe arrivare per il 2024 a quota 19 miliardi.
Secondo i dati demografici dell’Istat sono 6.119.861 i nuclei famigliari che nel 2023 hanno ricevuto l’assegno per i figli nei primi quattro mesi del 2024. Il totale conta 9.697.565 figli.
Lo scorso mese di aprile, l’importo medio per figlio comprensivo delle maggiorazioni applicabili è passato da circa 57 euro (somma destinata ai nuclei più abbienti e a quelli che per ragioni diverse non non presentano o non aggiornano l’Isee) a 224 euro.
Quest’anno le famiglie con Isee fino a 17.090,61 euro hanno diritto, al netto delle maggiorazioni, a 199,4 euro.
L’Isee va presentato entro il 28 febbraio di ogni anno, altrimenti da marzo si riceve l’importo minimo dell’Auu che quest’anno corrisponde a 57 euro per figlio.
Se la versione aggiornata dell’Indicatore della situazione economica viene invece presentato entro il 30 giugno, si avrà diritto agli arretrati, ovvero alle somme non corrisposte nella prima parte dell’anno.
Passato questo termine si potrà invece ricevere l’importo parametrato sul suo effettivo Isee a partire dal mese successivo all’invio del nuovo indicatore, senza gli arretrati maturati nel primo semestre.