5 Ottobre 2024

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Tutela della salute, con Direttiva UE cambia la prevenzione dei rischi

Esposizione ad agenti cancerogeni, decreto 135 modifica le norme sulla sicurezza del lavoro. Al via in Italia il recepimento della Direttiva UE 2022/431 sulla tutela della salute rispetto ai rischi del cancro.

Previsti adempimenti per i datori di lavoro, introdotta la nozione di tutela per la riproduzione. Cambia il decreto 81 sulla sicurezza.

Una ventina gli articoli modificati oltre alcuni allegati e le disposizioni di un titolo.

Si tratta della Direttiva UE 2022/431 del Parlamento europeo e del Consiglio sulla protezione dei lavoratori contro “i rischi derivanti da un’esposizione ad agenti cancerogeni, mutageni o a sostanze tossiche per la riproduzione durante il lavoro”.

Obblighi di prevenzione

La nuova disciplina prevede modifiche alla precedente 2004/37/CE. Il tema è quello dei rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori e dello standard di protezione attraverso l’osservanza di obblighi di prevenzione.

Il testo è quello del D.lgs. 135 pubblicato sulla G.U. del 4 settembre scorso. In evidenza l’introduzione di alcuni adempimenti per i datori di lavoro.

Tra le novità, il superamento di alcune espressioni presenti all’interno del decreto legislativo 2008, n. 81, quali “di agenti cancerogeni e mutageni” sostituiti con l’espressione “di agenti cancerogeni, mutageni, tossici per la riproduzione”.

La normativa si focalizza sulla tematica relativa agli effetti nocivi degli agenti sulla funzione sessuale e sulla fertilità di uomini e donne.

Sostituito anche l’allegato XXXVIII al TU “salute e sicurezza” del 2008, n. 81 riguardante “Valori e limite di esposizione professionale” con l’Allegato A del nuovo Decreto in esame.

I dati dell’Eurostat

Nel 2021, l’Ue ha registrato 2.380 decessi prevenibili per mesotelioma, un tipo di cancro collegato all’esposizione all’amianto, che si sviluppa nel sottile strato di tessuto che ricopre molti degli organi interni, noto come mesotelio.

A rivelare questi dati è l’Eurostat, l’istituto di statistica dell’Ue. I sintomi del mesotelioma tendono a svilupparsi gradualmente nel tempo. 

In genere non compaiono fino a diversi decenni dopo l’esposizione all’amianto. Il numero è in costante calo dal 2013, quando era pari a 3.341 (-961 decessi).

A livello nazionale, l’Italia ha registrato il numero più alto di decessi per mesotelioma (518), seguita da Germania (400) e Francia (329). Ai minimi a Cipro ed Estonia (2).

Fonte Euronews

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