Requisiti soggettivi e oggettivi.
Cento euro ma non per tutti!
In arrivo con la tredicesima mensilità l’una tantum introdotta dall’art. 2 – bis del D.L. n. 113/2024 (c.d. Decreto Omnibus).
Il bonus sarà erogato solo ai lavoratori dipendenti con particolari condizioni reddituali e familiari.
Con la circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 19/E del 10 ottobre scorso sono stati illustrati i requisiti e le modalità di erogazione del bonus.
In particolare per vedersi riconosciuto l’importo i lavoratori dipendenti dovranno:
- avere un reddito complessivo non superiore a 28.000 euro nel 2024;
- avere un coniuge e almeno un figlio fiscalmente a carico oppure un figlio in sostituzione del coniuge (c.d. nucleo monogenitoriale);
- avere un’imposta IRPEF lorda sui redditi di lavoro dipendente (escluse le pensioni di ogni genere e gli assegni ad esse equiparati) superiore all’importo della detrazione per redditi di lavoro dipendente di cui dell’articolo 13, comma 1, del TUIR.
L’erogazione del bonus avverrà su richiesta del dipendente: il lavoratore dovrà esibire al proprio datore di lavoro un’autodichiarazione attestante il possesso dei requisiti.
Bonus Natale?
Nota come “Bonus Natale” l’indennità una tantum ha in realtà poco a che vedere con la festività.
Non si tratta, infatti, di un bonus erogato in occasione del Natale quanto di un’indennità che guarda all’intero anno d’imposta 2024.
Per vedersi riconosciuto l’importo non è, anzitutto, necessario che il dipendente sia tale al momento dell’erogazione della tredicesima mensilità che, generalmente, coincide con il mese di dicembre.
Sul punto la circolare 19/E: “si ritiene che il lavoratore dipendente che ha cessato l’attività lavorativa nel corso del 2024 possa beneficiare dell’indennità direttamente nella dichiarazione dei redditi riferita all’anno d’imposta 2024, fermo restando il rispetto dei requisiti sostanziali”.
Inoltre, l’indennità è soggetta a riproporzionamento nel caso in cui il rapporto di lavoro sia iniziato in corso d’anno.
Quali lavoratori prenderanno il bonus?
Il requisito reddituale – non più di 28.000 euro nell’anno di imposta 2024 – è una tra le caratteristiche che devono possedere i lavoratori dipendenti per vedersi riconosciuta l’indennità di 100 euro.
Anche le somme e i valori corrisposti al lavoratore nell’ambito del rapporto di lavoro rientrano nella nozione di reddito di lavoro dipendente ai sensi dell’art. 51, co. 1 del TUIR.
Per alcuni lavoratori, fermi restando i requisiti familiari, l’erogazione del bonus appare scontata. Per altri bisognerà prestare particolare attenzione al reddito di riferimento nell’anno 2024.
Guardando ai principali contratti collettivi in uso nelle aziende, per alcuni lavoratori, in particolare quelli inquadrati ai livelli più bassi, non dovrebbero esserci particolari criticità.
Ci sono, però, dei livelli di mezzo a cui prestare particolare attenzione.
Per i dipendenti con Retribuzione Annua Lorda vicina alla soglia dei 28.000 euro è sufficiente l’erogazione di un premio per superare la soglia reddituale prevista e perdere contestualmente il diritto all’indennità.
Per esempio, nel caso dei dipendenti a cui si applica il contratto collettivo Terziario – Confcommercio: per loro l’indennità dovrebbe trovare sicuramente “capienza reddituale” per i livelli dal 7° al 5°. Particolare attenzione dovrà essere prestata per i dipendenti al 4° livello.
Fuori, invece, tutti gli altri.
Analogamente per i lavoratori dell’industria chimica, l’una tantum troverà sicuramente applicazione per i dipendenti inquadrati alle posizioni economiche dalla F alla D. Attenzione invece, alla posizione C, mentre restano fuori tutti gli altri dipendenti con le posizioni dalla B alla A.
Sorvegliati speciali, nel contratto collettivo della metalmeccanica industria, i lavoratori inquadrati ai livelli C1, C2; in particolar modo, i dipendenti al C3.
Dentro i livelli inferiori e fuori quelli superiori.
Verifica in sede di conguaglio
In ogni caso i datori di lavoro dovranno verificare la spettanza del bonus in sede di conguaglio per poi eventualmente procedere al recupero del relativo importo.
Attesa, ad oggi, la circolare con il codice tributo da utilizzare.