Presentato di recente a Washington il rapporto annuale State of the Global Workplace il report redatto dalla multinazionale ha offerto dati inconsueti. La Svizzera considerata bassa in classifica.
Secondo l’ultimo rapporto l’Italia presenterebbe il tasso più elevato di lavoratori attivamente disimpegnati d’Europa.
Secondo Gallup i dipendenti attivamente disimpegnati sono quelli che si oppongono attivamente agli obiettivi del proprio datore di lavoro.
Sarebbero il 15% della forza lavoro globale con una stima che arriva al 25% dei dipendenti in Italia, il livello più alto registrato dal 2018.
Ma scorrendo i report della miltinazionale americana (a partecipazione indiana) che sostiene di aver intervistato 130mila dipendenti in 145 paesi del mondo, emergono parecchie curiosità.
Agli ultimi posti delle classifiche spunta per esempio la Svizzera.
“In Svizzera i dipendenti sarebbero insoddisfatti ma disposti in pochi a cambiare impiego. Fra questi ultimi solo poco più della metà (54%) sarebbe soddisfatta e fiduciosa, 5 punti percentuali in meno rispetto all’ultimo sondaggio. Inoltre nemmeno una persona su dieci è emotivamente legata alla sua impresa, cosa che colloca la Confederazione agli ultimi posti in Europa. Il 10% ha già dentro di sé addirittura dato le dimissioni. Allo stesso tempo, la disponibilità degli svizzeri a cercarsi un’altra occupazione è bassa”.
Queste le opinioni che sarebbero state espresse dalla società americana e poi riportate dai portali di informazione svizzeri.
Ma i numeri tornano con le statistiche economiche elvetiche?